I principi della traduzione tecnica professionale
La traduzione tecnica professionale si basa su delle procedure precise e condivise. Tali regole si acquisiscono tramite una formazione appropriata (corsi di traduzione settoriale) e si perfezionano con l'esperienza lavorativa; la nostra community di traduttori tecnici madrelingua, impegnati con noi negli ambiti della traduzione professionale da ormai un ventennio, li applicano quotidianamente nella loro attività professionale. Inoltre, i nostri traduttori tecnici evitano di impiegare certi vocaboli anglofoni, calchi e prestiti che rendono la traduzione passiva e simile a tante altre nel Web. Anche nei testi tecnici riteniamo si debba conservare il gusto per la scelta di espressioni alternative e originali.
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Introduzione alla traduzione tecnica - La traduzione tecnica è un lavoro solo da specialisti!
Un testo tecnico è caratterizzato da una terminologia precisa in cui il testo comporta una maggiore denotazione a svantaggio della connotazione. La terminologia tecnica non è influenzata dai fenomeni di evoluzione spontanea delle lingue, ma può mutare solo in funzione del progresso tecnico che evolve e perfeziona ogni suo strumento.
Il linguaggio tecnico è isomorfo (dal Greco isos = uguale e morphé = forma) dal punto di vista lessicale: ad ogni concetto corrisponde un solo segno; e ad un concetto A espresso da un segno A1 in una lingua, corrisponde inequivocabilmente un segno B in un’altra lingua.
L'uso della terminologia specifica in un settore tecnico facilita la comprensione (e la traduzione) una volta che si domina o si ha accesso alla terminologia adottata.
Come trattare i termini tecnici nelle traduzioni
Corrispondenza e chiarezza dei termini tecnici
La traduzione tecnica di un termine deve essere l'unica traduzione possibile, in quanto il suo significato è preciso come il concetto che esprime (concetto di perfetta equivalenza fra i due significati espressi da due differenti significanti).
Soddisfare l’esperto tecnico
Una traduzione tecnica di qualità deve essere direttamente riconoscibile dagli esperti tecnici di settore; i termini impiegati devono appartenere fedelmente al loro vocabolario corrente per esprimere dei concetti specifici.
Coerenza nel significato
Oggigiorno l’omogeneità delle traduzioni tecniche professionali è garantita dall’utilizzo di alcuni software C.A.T. che mantengono direttamente e rigorosamente la coerenza fra documentazioni tecniche di una medesima natura (ad esempio, le versioni di manuali utenti). In progetti dove non fossero impiegati software di supporto alla traduzione tecnica, è il traduttore che deve necessariamente costruirsi dei glossari tecnici e guide stilistiche cui fare costantemente riferimento.
Richiesta o definizione di un glossario tecnico
Per la traduzione tecnica professionale, un glossario specifico cui fare riferimento è uno strumento essenziale per garantire la buona riuscita del progetto. Avviene spesso che pur operando nel medesimo settore, ciascuna azienda possa utilizzare termini diversi per definire soluzioni, moduli o strumenti dai significati apparentemente simili. Ecco perché, all’inizio di ogni traduzione tecnica è fortemente consigliabile richiedere un glossario terminologico; se quest’ultimo non fosse disponibile, è necessario crearne uno e consegnarlo al cliente come compendio a tutte le traduzioni tecniche future.
Definizione di guide stilistiche
Nella sua fase iniziale, un progetto superiore a 10.000 parole necessità sempre della definizione di una struttura stilistica propria. La struttura corrisponde alle formulazioni sintattiche più frequenti presenti nel testo, specialmente per quanto riguarda i manuali tecnici per gli utenti (ad esempio, comandi, titoli, sottotitoli).
Impostazione grafica della punteggiatura
Nella documentazione tecnica è necessario fornire un’impostazione grafica chiara che permetta all'utente di concentrarsi attentamente sul contenuto tecnico del messaggio. Analizziamo rapidamente quali sono i principali elementi che compongono la struttura grafica di un testo:
La distanza fra i segni di punteggiatura e le parole
Ogni segno di interpunzione segue direttamente la parola che lo precede, mentre rispetto alla parola successiva, viene sempre separato da uno spazio. Non è per nulla elegante l’unione di un punto interrogativo con un punto esclamativo o la ripetizione di entrambi. Questo vale sia per l’italiano che per l’inglese.
Il trattino (-)
Nei libri stampati il segno per andare a capo in fin di riga è il trattino (-). Serve anche per accostare due elementi di una parola composta.
La lineetta (–)
Un po’ più lunga graficamente, la lineetta viene utilizzata per introdurre un discorso diretto e gli incisi.
Le virgolette ( ' ) (" ") (« »)
In italiano non si usano le virgolette singole «'», bensì quelle doppie, sia alte (" ") che basse (« »). Le virgolette basse vanno usate nei discorsi diretti, per i nomi di file, ma anche per le voci di menù o pulsanti nelle interfacce grafiche. Negli altri casi, sono le virgolette alte ad essere utilizzate.
La maiuscola
In inglese tutte le lettere iniziali delle parole componenti un titolo sono maiuscole; mentre in italiano solo la prima parola mantiene l'iniziale maiuscola.
L'accentuazione
Per visualizzare una vocale accentata vanno sempre utilizzati i simboli di riferimento presenti sulla tastiera del computer, (in Word, per trovare tutti i simboli relativi alle vocali accentate, consultare il menù principale Inserisci e fare un clic su la voce di menù a cascata Simbolo), evitando di inserire un apostrofo o un apice inverso dopo una vocale. Sulle vocali a, i, o, e, u convenzionalmente viene utilizzato l'accento grave. Di norma, per la vocale e va utilizzato l'accento grave; tuttavia, in alcuni casi viene usato anche quello acuto (perché, poiché, ecc.)
I caratteri speciali
E’ considerato errore simulare vocali accentate con apostrofi o apici. Inoltre, è raccomandabile sostituire le stringhe "(c)" con il carattere "©" , oppure utilizzare il simbolo di moltiplicazione "×" dove fosse usata la lettera "x".
I troncamenti ed elisioni
In italiano, l’elisione vuole il segno dell’apostrofo, in presenza di troncamento esso non deve essere utilizzato (qual è), eccezion fatta in alcuni casi (po’, fa’ ecc.).
Le forme eufoniche
Le forme eufoniche (ed, ad, od) vanno usate solo se la vocale successiva è la medesima.
La congiunzione “e”
La congiunzione e non va mai preceduta dalla virgola, eccezion fatta quando essa serve come chiusura di un inciso.
La forma
I termini stranieri
Numero: I termini stranieri non vanno mai coniugati al plurale.
Genere: Il termine assume il genere che avrebbe assunto se fosse tradotto in italiano; oppure quello che suona meglio conferendogli un significato italiano.
La versione “italianizzata” di un termine straniero
Termini cosiddetti "italianizzati" vengono impiegati da numerosi traduttori (come ad esempio "settare" da to set ); tuttavia, sarebbe meglio evitarne l’uso. Al contrario, devono essere utilizzati termini italiani che hanno il medesimo significato – nella fattispecie, "impostare" – oppure, senza dilungarsi in descrizioni forvianti, effettuare una parafrasi del loro significato.
La scelta del pronome
I testi inglesi si indirizzano direttamente all’utente-lettore tramite il pronome “You” ; in italiano, invece, è consigliato utilizzare delle forme impersonali. L’infinito sostituisce il pronome «si», che generalmente tende ad appesantire la frase. In inglese i programmi spesso antepongono "please" alle azioni indirizzate all’utente. In italiano i programmi comunicano all'utente cosa deve fare, senza aggiungere specifiche forme di cortesia (Please, visit [...]" - Visitate [...]" )
La forma impersonale
In inglese un programma si esprime in prima persona; in italiano vengono utilizzate delle costruzioni impersonali o forme passive.
I periodi brevi
In inglese è frequente l'uso di brevi periodi legati tra loro da simboli di punteggiatura; in italiano, tale sintassi è considerata carente di stile. E’ consigliabile invece riunire i periodi, articolandoli con principali e subordinate (attenzione però ai pericoli rappresentati da paratassi e ipotassi complicate).
Evitare le traduzioni letterali
Un traduttore esperto e qualificato deve sempre essere in grado di esprimere fedelmente il significato di un messaggio, evitando il più possibile una traduzione di tipo letterale. E’ un esercizio indubbiamente difficile, ma una volta realizzato, il lettore non si renderà conto che il testo proviene da un testo in lingua straniera. Tale caratteristica, abbinata ad una perfetta equivalenza di significato, rappresenta un indicatore di qualità chiave per valutare la traduzione e il traduttore che l’ha eseguita.
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