Traduzioni in inglese britannico o inglese americano?
Una scelta obbligata per chi richiede traduzioni in inglese; queste due lingue esistono una serie di differenze determinate da excursus storici autonomi che ormai risalgono a diversi secoli e che hanno prodotto modifiche irreversibili. L'inglese americano (American English) viene considerato come una sorta di dialetto della lingua inglese ed è parlato negli Stati Uniti. I primi mutamenti che distinsero questa parlata locale da quella delle isole britanniche furono essenzialmente di tipo lessicale. I coloni presero in prestito nuovi vocaboli per comunicare nuove nozioni. Le sorgenti dei prestiti erano i linguaggi autoctoni (canoe, opossum, mocassini), ma anche il francese (prairie, bureau, ecc.) e il castigliano (vamoose, savvy), mentre cookie (biscuit in inglese britannico) è un termine di origine fiamminga. Nel XVII secolo le parole in uso in Gran Bretagna utilizzate da questi primi immigrati inglesi rimasero tuttavia numerose, come ad esempio gotten (participio passato di to get), mad, che significa ancora "folle", “insensato”, e l'antico sick usato invece di ill.
Scegliere le traduzioni in inglese secondo il mercato
Attualmente, nel mondo della traduzione professionale scegliere fra queste due lingue non è un'azione banale e non implica unicamente una differenza fonetica, ortografica e terminologica. In realtà sono due lingue “gemelle”, ma con sfumature culturali non secondarie, che ogni traduttore professionale deve conoscere ed applicare correttamente. I corsi di perfezionamento linguistico di alto livello le distinguono e questo perché le due lingue hanno prodotto negli ultimi due secoli nuance e connotazioni differenti. Da un punto di vista commerciale è necessario esaminare a quale area di mercato si indente rivolgersi: se il prodotto o il messaggio ha un target Euro/Asiatico (soprattutto Euro/Cinese) i testi devono essere tradotti in inglese britannico; al contrario, se ci vuole rivolge all’Estremo Oriente (Giappone, Corea, ecc.)o al mercato cosiddetto globale, è sicuramente l’inglese americano ad ottenere i maggiori consensi.
Scegliere le traduzioni in inglese secondo la tipologia di documento
Non è solo una questione di mercato, la scelta si differenzia anche rispetto alla tipologia di documenti: un documento di natura giuridica (ad esempio, contratti o documentazione legale di varia natura) viene tradotto preferibilmente in inglese britannico, mentre un testo marketing, tecnico e informatico, è sovente tradotto in inglese americano.
Localizzazione e indicizzazione dei siti Web
Per non parlare della questione legata ai motori di ricerca, alla localizzazione e indicizzazione dei siti Web; quando si concepisce un sito in inglese lo spelling può determinare pesantemente la visibilità del sito nei motori di ricerca e come esso viene percepito dai visitatori. Se il target si limita principalmente agli Stati Uniti o al Regno Unito, ovviamente si deve utilizzare la lingua che risulterà più familiare alla maggior parte degli internauti, perché essa medesima sarà utilizzata per fare ricerche su Internet. Per i siti mirati ad un pubblico internazionale l'inglese degli Stati Uniti suonerà prossimo ai due terzi dei madrelingua. L'inglese americano viene insegnato spesso in molte zone dell'Asia. L'inglese britannico è preferito quando il sito si rivolge agli stati del Commonwealth e soprattutto europei.
Un altro capitolo chiave risiede nella localizzazione dei siti e la Penalità per il contenuto duplicato in Google: una soluzione che vede un sito .com con contenuto in americano e un sito .co.uk con contenuto britannico appare effettivamente ragionevole; tuttavia tale orientamento è in conflitto con l'algoritmo Google, (cambiamenti sostanziali in tal senso sono avvenuti l'autunno scorso chiamati aggiornamento Jagger), che identifica e penalizza i contenuti ridondanti sul Web.
George Bernard Shaw affermava che gli americani e gli inglesi sono "due nazioni separate da una lingua comune", ma sarà proprio vero?