Il traduttore moderno deve essere sempre più protagonista e professionista
Il mestiere del traduttore è antico quasi come la scrittura perché da sempre la traduzione è servita come mezzo di mediazione culturale. Messi definitivamente da parte fax, macchine da scrivere e voluminosi dizionari cartacei, oggigiorno il traduttore può godere di una maggiore libertà di azione, dedicandosi al proprio operato linguistico per una corretta trasposizione di concetti e contenuti. Infatti, nel corso dell'ultimo decennio la tecnologia informatica ha mutato radicalmente il modus operandis del traduttore. Parallelamente, al traduttore moderno spetta di accrescere costantemente le proprie conoscenze tecniche per utilizzare gli “arnesi” del mestiere e soddisfare le esigenze di clienti ed agenzie nella traduzione di documenti dai vari usi e formati. Inoltre, poter contare su una certa conoscenza redazionale è sicuramente un valore aggiunto per il traduttore. Al momento di assegnare un progetto di traduzione, sia esso editoriale o tecnico, a pari qualità, tra due prove la viene scelta quella formalmente più accurata.
Oggi, il traduttore moderno ha a disposizione più spazi—sebbene soprattutto virtuali—per incontrarsi, confrontarsi e supportarsi a vicenda. Mentre in passato, per proporsi il traduttore doveva spostarsi fisicamente e conoscere di persona i propri clienti, ora gli è sufficiente avere un sito Web ben referenziato, inviare Curriculum Vitae tramite e-mail o iscriversi su siti e portali per essere reperito o ricevere una richiesta preventivo.
Le figure più ricercate in questo momento sono gli interpreti di tribunale e traduttori asseverati. Ma, in generale, per questo profilo professionale le nuove finestre di lavoro sono perlopiù la traduzione di contenuti web, il doppiaggio e la sottotitolazione di prodotti multimediali e la localizzazione di software e hardware. Per quanto riguarda la traduzione di siti Web, il traduttore deve specializzarsi anche nella traduzione dei meta-tag, testi ‘invisibili’, ma indispensabili per l’indicizzazione dei siti sui motori di ricerca, grazie anche all’ausilio di generatori di parole chiave per verificarne l’occorrenza sul Web.
I traduttori moderni sono specializzati in sempre più ampie combinazioni linguistiche (corsi di lingue asiatiche sono presenti nella maggior parte degli atenei italiani); tuttavia, tradurre da una lingua non affine pone un serio problema di fedeltà. Quando le due lingue si differenziano molto bisogna ricreare il testo e i suoi messaggi, plasmandoli nel modo più coerente possibile rispetto all’originale. L’esattezza si raggiunge tramite una particolare attenzione offerta al ritmo, al livello linguistico, al costrutto della frase.
Un altro fenomeno che ha modificato questa professione è la conversione del freelance in responsabile di studio di traduzione. Molte degli studi di traduzione sorti negli ultimi tempi sono stati fondati da traduttori che hanno allargato il loro business grazie all’ausilio di Internet. Ma una volta riusciti a creare un’attività di successo, ci sono spesso gli stimoli per passare al livello superiore e trasformarsi da semplice cooperativa di freelance—ed il Web è pieno di provider di questo tipo— ad una vera agenzia di traduzioni con uffici per ricevere i clienti più importanti, project manager, controllori qualità e rappresentanti commerciali, garantendo al cliente un vero servizio aziendale?
Concludendo questo breve scenario sulla professione e ritornando su un piano più propriamente linguistico, c’è chi dice che “tradurre è un’attività rasserenante in quanto non si ha l’incubo della pagina bianca”, personalmente condivido l'opinione di più chi afferma che “tradurre è un po’ come interpretare un pezzo musicale, ma non esattamente, perché il pezzo è stato composto per essere suonato mentre i testi e i messaggi non sempre sono stati scritti per essere tradotti”.